MODULO C- LA FILOSOFIA MAKER, PROTOTIPAZIONE E STAMPA 3D

Il modulo esplorerà la filosofia maker, cioè quella filosofia che unisce e contraddistingue i maker, gli “artigiani digitali”, ovvero quegli inventori, autori e artisti che per passione progettano e autoproducono nei loro laboratori, denominati “Maker spaces” o “FabLab”, apparecchiature meccaniche, elettroniche, software open source, realizzazioni robotiche e tutto ciò che stimola il loro desiderio di innovazione.
L'obiettivo principale di questo slot formativo è quello di fare condividire e sperimentare modalità didattiche che sottintendono alle metodologie di prototipazione, di fabbricazione digitale e di strumenti per l'acquisizione di competenze-chiave in ambienti integrati, formali ed informali, attraverso strumenti di formazione a distanza, ambienti virtuali, piattaforme social e altri collaborativi.
La formazione privilegerà la pedagogia del compito ( task based) che mira a sviluppare la capacità di costruzione e di applicazione reale della conoscenza posseduta attraverso prodotti concreti ed adeguati, in coerenza con le mete educative e formative dei vari percorsi di apprendimento.
Nello specifico il modulo svilupperà applicazioni legate alla prototipazione e alla stampa 3D.
Oggi prototipare (realizzare un prototipo) ha preso una nuova direzione e un nuovo significato: sviluppare idee, validare concetti, raccogliere feedback, esplorare tecnologie, prendere delle decisioni, scoprire altre opportunità di miglioramento! Tutto questo grazie anche alle nuove tecnologie, come la realtà virtuale, la realtà aumentata, ma anche grazie a software appositi che tutti possono utilizzare, e alla possibilità di usare stampanti 3D.
La stampante 3D è un processo di fabbricazione additiva, che si differenzia dai processi di fabbricazione classica, sottrattiva: come nel processo di creazione del mobile, dove l’artigiano forgia il suo modello da un pezzo di legno, o il macchinista di fabbrica che crea il suo pezzo da una base di metallo più ampia. Esattamente all’opposto di questi processi, la stampante 3D funziona con l’aggiunta localizzata di materiale, con il solo obiettivo di creare la parte finale funzionale. Per fabbricare un pezzo fisico tridimensionale, tutti i dispositivi devono avere un piano di supporto sul quale verrà creato il pezzo e una testina, o ugello, di stampa che muovendosi sul piano, in più fasi, crea degli strati che costituiranno il volume del pezzo.
Le stampanti 3D costituiscono a tutti gli effetti la nuova frontiera dell’insegnamento, poiché la possibilità di realizzare modelli tridimensionali di oggetti pensati da studenti apre nuovi scenari dagli sviluppi straordinari, come dare corpo alle proprie idee, trasformandole in oggetti reali.
La stampante 3D è uno degli strumenti, così come la robotica educativa, Arduino, e la filosofia maker in generale, che abitua i ragazzi ad avere un approccio di tipo “problem solving”, definendo per ogni ordine e grado compiti adatti all’età de gli studenti.