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MODULO A-PENSIERO COMPUTAZIONALE E BASI DI PROGRAMMAZIONE


MODULO A - PENSIERO COMPUTAZIONALE

SEGNALINEA- PENSIERO COMPUTAZIONALE

OBIETTIVI DEL MODULO

Il modulo ha come obiettivo quello di offrire ai docenti del primo ciclo  e del secondo ciclo una panoramica sull’introduzione del Coding nelle attività didattiche, oltre che fornire competenze per un approccio al Coding, sia mediante la visualizzazione di piattaforme,  app, software e la possibilità di fare coding unplugged e coding con la robotica educativa.

Il modulo intende  fornire gli strumenti per aiutare gli studenti a sviluppare e declinare il “pensiero computazionale”, un processo logico-creativo che consente di scomporre un problema complesso in diverse parti, per affrontarlo più semplicemente un pezzetto alla volta, così da risolvere il problema generale in maniera algoritmica. Tramite nozioni di base di informatica (coding unplugged) e di programmazione visuale (uso del programma Scratch) si forniranno i concetti di base della filosofia pedagogica alla base del fenomeno.COMPUTATIONAL SKILLS LEGO

 

 

 

Il modulo  mira a introdurre il pensiero computazionale in classe attraverso il coding, usando  attività intuitive e divertenti da proporre direttamente agli alunni.

 

 

 

 

COS'È IL PENSIERO COMPUTAZIONALE E IL PROCESSO PER SVILUPPARLO

PENSIERO COMPUTAZIONALE COS'È?

 

Quando affrontiamo un problema o abbiamo un’idea, spesso intuiamo la soluzione ma non siamo in grado di formularla in modo operativo per metterla in pratica. Il pensiero computazionale è proprio questo, la capacità di immaginare e descrivere un procedimento costruttivo che porti alla soluzione. Come imparare a parlare ci aiuta a formulare pensieri complessi, così il pensiero computazionale ci offre strumenti ulteriori a supporto della fantasia e della creatività.

 Il pensiero computazionale è per tutti. E’ una capacità trasversale che va sviluppata il prima possibile. Non è solo per informatici e programmatori, ma programmare è il modo migliore per acquisirlo. Per questo in Europa e nel mondo si svolgono ogni anno campagne di alfabetizzazione per la diffusione del coding. .

 

 

 

 

 

IL PENSIERO COMPUTAZIONALE NEL CURRICULUM DI OGNI SCUOLA

“Il pensiero computazionale comporta la risoluzione di problemi, la progettazione di sistemi, la comprensione del comportamento umano attraverso quei concetti tipici solitamente attribuibili al campo della computer science.” (Wing, 2006)

Col pensiero computazionale possiamo sviluppare l’abilità al problem solving, cioè a come individuare, analizzare, risolvere e automatizzare un problema. Queste abilità poi si concretizzano in pratiche atte a potenziare strumenti intellettuali come la confidenza nel trattare problemi complessi, nel lavorare con altri verso obiettivi comuni, nell’imparare dagli altri trattando con aspetti umani e tecnologici.

L’apprendimento è un processo che avviene attraverso il ruolo attivo di chi impara: analizzare,costruire, scomporre, confrontare, presentare l’oggetto dell’ apprendimento”. (Papert).

Nella scuola dell’infanzia questa abilità si sviluppa in un contesto di gioco che sia preludio alla abilità dei bambini di “ragionare” secondo nuovi linguaggi informatici.

“Il bambino,anche di età prescolare, padroneggia la macchina, è lui che programma l’ elaboratore. E insegnando all’elaboratore a pensare, i bambini si lanciano in una esplorazione del loro stesso modo di pensare”. (Papert, Mindstorms, 1980)

Ecco che anche in ambiente scolastico, studiando e approfondendo il tema del coding e pensiero computazionale, si aiuta lo studente ad imparare dagli altri, a comprendere un problema in modo diretto e che esistono più soluzioni ad un problema, a sfruttare l’importanza dell’errore avendo libertà di sbagliare, imparando per tentativi e strategie, con un fine ultimo che è la condivisione di ciò che si è imparato.

 

SVILUPPARE E VALUTARE LE COMPETENZE DEL PENSIERO COMPUTAZIONALE

 

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